Antonia Calabrese, opere di mutazionismo astratto
- The Blue Book Lover
- 5 dic 2020
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Le mie astrazioni sono elaborate con una tecnica personale, da me inventata in età adolescenziale e poi ripresa nuovamente negli ultimi anni, con varie sperimentazioni. Ho definito il mio stile “mutazionismo astratto", perché benché abbia radici nell'espressionismo astratto si differenzia dall'action painting per il procedimento utilizzato (il colore non viene fatto colare ma è steso a macchia), per il tipo di colori utilizzato, per la manualità dell'atto creativo (invece che gestualità come nella pittura d'azione) e soprattutto per la volontarietà della disposizione del colore sul supporto scelto. In comune con la pittura gestuale, il mio mutazionismo astratto, mantiene l'intenzione di lasciare che ad esprimersi sia l'inconscio, tanto nell'atto creativo che nell'attenzione di chi osserva il lavoro finito e, la parziale casualità del risultato finale, dovuta, nel mio caso, in buona parte all'uso contemporaneo di colori e vernici di natura diversa e all'utilizzo contemporaneo di due distinti supporti. Si tratta di opere di astrattismo informale: creatività, fantasie, immaginazioni, visioni oniriche ed esercizi cromatici...un divertente allenamento vissuto come un gioco euforico, un'esplosione di colori come di fuochi pirotecnici, a volte gioiosi e a volte melanconici ma sempre forti.
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